Divorzio breve anche in Italia?

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In Italia il problema dei tempi della giustizia non risparmia i procedimenti per separazione e divorzio, che spesso si protraggono per anni, prolungando le sofferenze connesse alla fine di un rapporto affettivo.

Per ovviare a tale problema, già da diversi anni non sono poche le coppie italiane che, avvalendosi delle normative comunitarie che prevedono il riconoscimento reciproco delle sentenze tra gli Stati membri dell’Unione Europea, decidono di recarsi in un altro Stato per ivi richiedere il divorzio con procedure più rapide, chiedendone in seguito il riconoscimento in Italia. La strada “europea” risulta ulteriormente semplificata a seguito dell’introdu – zione del regolamento CE n. 1259/10 che, per i matrimoni con elementi di internazionalità, quali la cittadinanza o la residenza straniera di almeno uno dei coniugi, permette agli stessi di scegliere di comune accordo la legge di uno Stato membro da applicare alla loro separazione e divorzio, chiedendo al giudice del luogo di pronunciare la cessazione del rapporto di coniugio secondo la disciplina prescelta.

Ovviamente la scelta della legge non è completamente libera, ma potrà essere effettuata esclusivamente tra la normativa dello Stato di residenza abituale di uno dei coniugi, quella dello Stato di ultima residenza della coppia, se uno di loro vi risiede ancora, quella dello Stato di cittadinanza di un coniuge o quella del Foro in cui la causa viene incardinata. Il Regolamento privilegia quindi la volontà delle parti qualora sussistano effettivi criteri di collegamento tra i coniugi e la legge dello Stato membro prescelto ed inoltre in casi di scarsa litigiosità ed in assenza di figli minori, ossia in tutti quei casi in cui non vi sia la necessità o l’opportunità di protrarre oltre gli effetti del matrimonio.

Articolo pubblicato su ECO DI BIELLA 02 febbraio 2014


Scritto da Studio Avvocato Laura Gaetini

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