La procedura di adozione nazionale passa attraverso tre diversi pronunciamenti da parte del Tribunale dei Minori.

  • La dichiarazione di adottabilità

Un minore viene dichiarato adottabile quando è privo di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti e dunque risulta in stato di abbandono. I minori che si trovano in comunità o sono in affido in una famiglia possono essere dichiarati adottabili qualora non abbiano contatti stretti né un rapporto affettivo ed educativo rilevante con la loro famiglia di origine.

  • L’affidamento preadottivo

Una volta che la coppia ha presentato la domanda di adozione e dimostra di avere i requisiti coniugali e anagrafici, dev’essere sottoposta alla verifica dell’idoneità. Si apre quindi un percorso di colloqui sia di coppia sia individuali portati avanti dal Tribunale dei Minori e dai servizi socio-assistenziali. L’obiettivo è valutare la consapevolezza dei coniugi, l’ambiente familiare, la loro situazione personale ed economica, le capacità educative e le implicazioni psicologiche. La scelta del Tribunale ricade sulla coppia ritenuta più adatta: una volta verificati i requisiti, viene disposto l’affidamento preadottivo.

  • Il provvedimento conclusivo

L’affidamento preadottivo è una sorta di periodo di prova, necessario a valutare la compatibilità tra la coppia adottante e il bambino adottato. Infatti, decorso un anno dall’affidamento e verificate che ci siano le condizioni per proseguire con l’adozione, il Tribunale dei Minori emana il provvedimento conclusivo. Il minore assume lo stato di figlio legittimo e il cognome dell’adottante.

A differenza dell’adozione nazionale, la procedura di adozione internazionale prevede alcuni passaggi ulteriori come l’ottenimento del decreto di idoneità.

L’Avvocato Laura Gaetini e gli altri professionisti del suo studio legale sono specializzati in Diritto di Famiglia e dei Minori e assistono le coppie di coniugi che desiderano presentare domanda di adozione.