Per poter acquisire lo status di figli, i bambini nati fuori dal matrimonio devono essere riconosciuti dai genitori. Il riconoscimento di un figlio è una dichiarazione formale con cui un genitore attesta l’esistenza di un rapporto di filiazione pur in assenza di un vincolo coniugale.

Il riconoscimento può essere fatto in modo congiunto dalla madre e dal padre. In questo modo il bambino sarà figlio di entrambi e acquisirà il cognome paterno, così come accade per le coppie sposate, salva la possibilità di scegliere il doppio cognome.

Il riconoscimento può anche essere fatto separatamente dai due genitori, in due momenti diversi. Il genitore che lo chiede per secondo, tuttavia, ha bisogno del consenso da parte del genitore che ha già riconosciuto il figlio. Il caso più frequente vede la madre che riconosce il figlio alla nascita e il padre che chiede il riconoscimento successivamente. Se il consenso viene negato, il genitore può fare ricorso e lasciare che sia il Tribunale a decidere. La scelta va sempre nell’interesse dei figli: il consenso non può essere negato a meno che non sia pregiudizievole.

Se il figlio ha compiuto 14 anni, è necessario anche il suo consenso per il riconoscimento. D’altra parte, i genitori devono aver compiuto 16 anni per poter riconoscere un figlio, salvo casi eccezionali che devono essere autorizzati dal Tribunale.

In genere il riconoscimento viene fatto alla nascita ma non esiste una scadenza. La legge permette di farlo anche in un atto testamentario. In ogni caso, il riconoscimento non può essere revocato.

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