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Se esiste l’obbligo per i genitori di mantenere i figli, fino a quando questo dovere deve continuare?
Il figlio divenuto maggiorenne ha diritto al mantenimento a carico dei genitori soltanto se, ultimato il percorso formativo scolastico, dimostri di essersi adoperato attivamente per rendersi economicamente autonomo.
In poche parole, ciò significa che sarà il figlio a dover dimostrare di essersi impegnato attivamente per trovare un’occupazione in base alle reali opportunità di lavoro.
L’obbligo di mantenimento dei figli non cessa in automatico con il raggiungimento della maggiore età, ma è destinato a protrarsi oltre soprattutto nel caso in cui i figli non abbiano ancora terminato il proprio percorso di studi ed abbiano intrapreso gli studi universitari.
Qualora il figlio decida di iscriversi ad un corso universitario e porti avanti gli studi con profitto, quindi, il genitore deve continuare a mantenerlo, ma nel caso in cui l’Università sia stata abbandonata o mai iniziata ed il figlio non si attivi per reperire un lavoro, l’obbligo del genitore verrà meno poiché sarà sufficiente dimostrare l’età raggiunta dal figlio, il conseguimento di un titolo professionale e la sua mancata attivazione nella ricerca di un lavoro.
Anche il rifiuto di un’opportunità lavorativa potrebbe essere un valido motivo per far cessare il dovere di mantenimento.
In ogni caso, per revocare l’obbligo del genitore di mantenere il figlio ormai divenuto lavoratore autonomo, obbligo stabilito in virtù della separazione o del divorzio, se non c’è spontaneo accordo tra i genitori, sarà necessario fare un giudizio in Tribunale di modifica delle condizioni di separazione o divorzio.
La legge, dunque, tutela i nostri figli anche oltre la maggiore età, purché non siano pigri o indolenti.
Articolo pubblicato su ECO DI BIELLA 13 marzo 2022