Se esiste l’obbligo per i genitori di mantenere i figli, fino a quando questo dovere deve continuare? Il figlio divenuto maggiorenne ha diritto al mantenimento a carico dei genitori soltanto…
Assegno di mantenimento
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Il matrimonio prevede l’obbligo di assistenza materiale tra i coniugi, che non viene meno in caso di separazione legale. Proprio per questo motivo, e in presenza di determinati presupposti, un coniuge può essere chiamato a una forma di contribuzione economica a vantaggio dell’altro. Si tratta del così detto assegno di mantenimento, che consiste nel versamento periodico di una somma di denaro.
L’assegno di mantenimento può essere deciso e quantificato dagli stessi coniugi nell’ambito di una separazione consensuale. Oppure può essere deciso e quantificato da un giudice nel caso di una separazione giudiziale. Il coniuge che ha diritto all’assegno di mantenimento è quello che, a seguito della separazione, risulta più debole dal punto di vista economico perché ha un reddito proprio insufficiente. L’assegno permette di mantenere il tenore di vita avuto durante il matrimonio, a patto che il coniuge tenuto a versarlo sia in condizioni di poterlo fare.
Il coniuge a cui viene addebitata per colpa la separazione giudiziale non ha diritto al mantenimento, ma ha comunque diritto agli alimenti se si trova in stato di indigenza.
Se intervengono motivi o fatti nuovi, il provvedimento con cui si stabilisce il versamento dell’assegno può sempre essere modificato o revocato.
L’Avvocato Laura Gaetini e gli altri professionisti del suo studio legale sono specializzati nelle tematiche di separazione e possono fornire assistenza per la richiesta dell’assegno di mantenimento.
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