La successione è l’istituto per cui un soggetto subentra a un altro soggetto nella titolarità giuridica di un patrimonio. Quando si parla di successione, nel linguaggio comune ci si riferisce in particolare alla successione a causa di morte, anche se il trasferimento di un patrimonio personale nella titolarità giuridica di un’altra persona è possibile anche tra vivi.

Nella successione per causa di morte, con il termine eredità si indica il patrimonio complessivo di un individuo. L’ordinamento giuridico italiano prevede che l’eredità possa essere devoluta per testamento o per legge.

  • Con la successione testamentaria, il testatore può disporre del proprio patrimonio e destinarlo secondo la sua volontà a uno o più soggetti. Si parla di successione a titolo universale nel caso in cui il testatore dia disposizioni per la totalità o una quota del patrimonio: queste disposizioni attribuiscono la qualità di erede. Si parla di successione a titolo particolare nel caso in cui il testatore dia disposizioni per uno o più beni specifici: queste disposizioni attribuiscono la qualità di legatario. A differenza dell’eredità, il legato ha per oggetto un bene determinato e non una quota del patrimonio.
  • La successione legittima si configura per legge se mancano del tutto le disposizioni testamentarie e nell’ordine prende in considerazione: discendenti legittimi, ascendenti legittimi, collaterali, parenti naturali, il coniuge, lo Stato.

La legge prevede inoltre la successione necessaria, che in nessun caso può essere pregiudicata dalla successione testamentaria. Si tratta di un insieme di norme che tutelano alcuni soggetti in virtù del loro legame con il defunto: una quota del patrimonio ereditario è riservata ai soggetti della cerchia familiare più stretta.

Il soggetto nominato erede ha il diritto di accettare l’eredità, rinunciare o accettare con beneficio di inventario. Nel caso dell’accettazione, acquisisce la piena titolarità giuridica della quota che gli è stata attribuita, comprese le passività debitorie. Nel caso di accettazione con beneficio di inventario, si apre una procedura complessa per limitare la responsabilità patrimoniale dell’erede. Nel caso di rinuncia, il soggetto indicato come erede diventa del tutto estraneo alla successione ereditaria.

Come anticipato, il trasferimento di un patrimonio da una persona ad un’altra può avvenire anche in vita, sotto forma di donazione. Sul piano giuridico la donazione è un contratto con cui una parte arricchisce l’altra, disponendo di un diritto o di un bene patrimoniale o assumendo un’obbligazione. Quando la donazione ha un valore contenuto, come accade spesso nella vita di tutti i giorni, non ha bisogno di essere formalizzata. Quando invece ha un valore economico significativo, la donazione dev’essere stipulata con atto pubblico e richiede l’accettazione espressa. La donazione può essere revocata, ma solo in due casi: per ingratitudine da parte del donatario verso il donante, oppure se il donante scopre di avere un figlio di cui ignorava l’esistenza al momento della donazione.

Lo Studio Avvocato Laura Gaetini è specializzato in materia di successioni, eredità e donazioni. Laura Gaetini e i professionisti del suo studio ricevono a Torino, Cuneo, Milano e Roma.

  • Diritto ereditario

    Con il termine eredità nell’uso comune si intende generalmente il patrimonio ereditario complessivamente considerato, ossia, più precisamente, il patrimonio di un singolo individuo persona fisica, che a causa della morte…