L’annullamento del matrimonio religioso, o canonico, è il riconoscimento da parte del Tribunale Ecclesiastico della nullità del sacramento, in virtù del Diritto Canonico. Secondo la dottrina cattolica, il matrimonio è uno e indissolubile. Quindi, anche se spesso si sente parlare di “annullamento della Rota” o perfino di “divorzio cattolico”, in effetti si tratta di un riconoscimento di nullità.

Nel caso in cui fin dal suo sorgere si verifichi la sussistenza di una condizione tale da compromettere la validità del matrimonio, un Tribunale Ecclesiastico o la Rota Romana – il tribunale ordinario di appello della Santa Sede – riconosce la nullità del vincolo. In questo modo la Chiesa dichiara che il matrimonio è sempre stato nullo, fin dall’inizio, e stabilisce lo scioglimento dei coniugi dai diritti e dagli obblighi.

Esistono solo particolari situazioni per le quali il vincolo tra i coniugi può essere dichiarato nullo in base alla legge canonica.