Eredità e parenti serpenti… come disporre le volontà

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Tutto il mondo è rimasto profondamente colpito dalla prematura scomparsa di Steve Jobs che, oltre alle sue intuizioni visionarie, ha lasciato in eredità un patrimonio da 8 miliardi di dollari sulla cui sorte il mistero è ancora fitto.

Ma quali sono le regole fondamentali in materia di successioni in Italia? Quali scelte è possibile effettuare per disporre dei propri beni per il tempo in cui non saremo più in vita? Innnazitutto è necessario decidere se redigere o meno un testamento. Nel caso in cui si decida di non lasciare alcuno scritto con le proprie volontà, sarà la legge a regolare la successione tra i parenti più prossimi secondo un ordine dettagliato. In generale la presenza di figli, esclude la possibilità per i genitori ed i fratelli del defunto di succedere.

Oltre alla presenza di figli bisognerà inoltre valutare il concorso nella successione tra i figli ed il coniuge superstite e ricordare che il coniuge separato rimane erede (a meno che la separazione non gli sia stata addebitata per colpa) mentre l’ex – coniuge divorziato no. Si può invece decidere di redigere un testamento, che sarà detto “pubblico” se redatto e conservato da un notaio oppure olografo se scritto di proprio pugno dal testatore, ma con il medesimo valore giuridico.

Tuttavia, quando si decide di redigere in autonomia un testamento olografo bisogna fare particolare attenzione a non ledere la quota di legittima, ossia quella quota che la legge stabilisce che sia sempre e comunque riservata agli eredi legittimi (coniuge e figli) e che non può essere intaccata neppure per volontà testamentaria. Vista la complessità della materia conviene sempre rivolgersi ad un esperto per una consulenza preventiva, così da evitare che eventuali errori possano creare discordie e future cause giudiziarie tra gli eredi.

Articolo pubblicato su ECO DI BIELLA 20 gennaio 2014


Scritto da Studio Avvocato Laura Gaetini

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